sabato 25 aprile 2020

Diario di una vita sospesa

Una primavera così brillante di luce e di colori forse non la vedevamo da un po'.
Sarà perché c'è meno particolato nell'aria o forse perché sono bastati due giorni di pioggia in un mese di sole per lucidare le foglie degli alberi e togliere la patina dell'inverno.  Non so ma mi sembra tutto nuovo, certo ogni anno arriva la primavera , ma questa è davvero speciale così carica di desideri ed aspettative e allo stesso tempo con un lato oscuro .
Ombra e luce di  questa stagione sono delineati così fortemente ora,  paura e speranza, dolore e fiducia, morte e vita... mai come adesso le categorie con cui da sempre l'umanità ha interpretato il mondo sono evidentemente caratterizzate.  Pendiamo da un lato o dall'altro a seconda di cosa ci è capitato di vivere. Siamo in balia di eventi che non siamo riusciti a controllare, questo virus ha sparigliato le carte, ha cambiato gioco e giocatori. Ci ha messo tutti alla stessa berlina
E mentre noi ci fermiamo  coll'intento di dare al maledetto Covid  meno occasioni di rubarci il respiro, il resto del nostro mondo va avanti . Tutto ciò che non è umano si muove, vive lentamente ed ineluttabilmente.  Così  crescono i germogli sulle piante e  i fiori riempiono di colore i balconi delle case . Si avvicinano alla città animali selvatici , increduli di vedere un pezzo di mondo che prima gli era proibito ed ora sembra  libero da predatori .
Davvero una primavera eccezionale questa.
Siamo ancora capaci di meraviglia, forse perché quello che di solito era scontato l'abbiamo visto entrare nel territorio indefinito delle probabilità e ci sfuggono i contorni di questa nuova realtà.
Infine eccoci,  dopo due mesi di   "quarantena"  siamo arrivati quasi al traguardo della
 " libertà cautelare", ovvero potremo muoverci di più, andare a lavorare e tornare gradualmente ad una specie di normalità.   Una nuova vita comunque in compagnia di mister Covid ...
Io sono divisa tra due stati d'animo diversi, da una parte non vedo l'ora di potermi muovere oltre i confini del mio quartiere, dall'altra temo di dover ritornare alla frenetica vita di  "prima" al suo disordine e all'invadenza dei miei simili.    Se c'è una cosa che ho apprezzato in questo lockdown è stato il silenzio e la capacità di rispettare le regole della gente. Nonostante la stanchezza e la paura del contagio c'era qualcosa di liturgico nello stare in coda davanti a banche, supermercati ed edicole.
E qualcosa di tenero nel desiderio di comunicare un sorriso solo con gli occhi .
Non sono sicura che questa pandemia  tragica, ci abbia cambiato così tanto da far prendere alla nostra vita quotidiana futura un ritmo più attento alle cose fondamentali. No non credo.
Io però lascerò che per me quello che è cambiato nella forma delle cose, tracci dentro il mio percorso una via possibile e diversa.  Desidero uscire da questa esperienza diversa da come ne sono entrata.
Voglio dare alla  "Possibilità" l' occasione di aprire porte e finestre e di far entrare aria nuova.
Perché sento che questa primavera è più splendente del solito e sarebbe un peccato lasciarla andar via senza aver colto i suoi frutti.
E poi oggi è il 25 aprile.
Giorno memore della Liberazione dal regime nazifascista e per quanto riguarda l'oggi giornata in cui una parola come  Resistenza  potrebbe fare ancora la differenza .


Holly

Holly
"..Davvero pensi che non ti abbia capito..."

Lothlorien

Lothlorien
" Là dove tutto il mondo s'incontra in un solo nido"