domenica 26 aprile 2020

Diario di una vita sospesa

" In ultima analisi, noi contiamo qualcosa solo in virtù dell'essenza che incarniamo,
   e se non la  realizziamo, la vita è  sprecata "
   C. G .Jung

La frase è leggermente inquietante alla  luce del vissuto di questi ultimi anni, così poco incline a dare spazio al valore dell'essenza della nostra vita da esseri ... umani.
Però ha senso perché mai come adesso l'essenza potrebbe presentare il conto del lungo periodo di misconoscimento e distrazione . Chi ha  trascurato di occuparsene si  troverebbe con un  gran vuoto da gestire in termini di angoscia, perché  quello che siamo, la parte più interna di noi è quella che ci qualifica come essere umano, con desideri e volontà .
Oggi che di tempo ne abbiamo saremo poi capaci di riconnetterci con noi stessi al punto da ritrovare gli antichi codici , aprire  vie ed essere felici , come lo è solo chi mantiene una connessione con l'anima unica e collettiva che ci  respira ancora dentro ?
Non so, ma a volte vedo qualcosa che riconosco nello sguardo leggermente incredulo che abbiamo quasi tutti in questo momento.  Come se la paura di aver perso qualcosa di sicuro si confondesse con il desiderio di cercare qualcosa d'altro. Si parla del futuro incerto che ci aspetta ora che l'impalcatura dei nostri piccoli mondi è franata, ma c'è anche la sensazione di aver davanti l'occasione di un cambiamento.
La tragedia è un paradigma da cui si esce con la consapevolezza che la precarietà della nostra vita ci può indurre a vivere meno in superficie, dando  alla nostra  essenza  il suo ruolo,  quello di guida.
Come una stella polare .
L'alternativa è il senso di vuoto.



Holly

Holly
"..Davvero pensi che non ti abbia capito..."

Lothlorien

Lothlorien
" Là dove tutto il mondo s'incontra in un solo nido"