martedì 12 maggio 2020

Diario di una vita sospesa

Solo oggi dopo almeno due giornate in salita e piene di incresciosi momenti di crisi il mio orizzonte ha perso i toni scuri della tempesta ... anche se adesso fuori piove.
I buoni propositi comunque non sono serviti a niente nel momento della totale obnubilescenza e  dello sconforto non riesco mai ad attingere ad alcun gancio morale.  Nessuna frase edificante mi aiuta, la rabbia deve sbollire da sola.   A parte le mie personali difficoltà di digestione della convivenza e della situazione attuale, che in certi momenti mi fa venir voglia di
" buttarmi dalla finestra "  (citando per immagini  il film  "Figli" di G.Bonito, ma scritto da Mattia Torre un magnifico autore che ci ha lasciati soli in questa valle di lacrime ),  il disagio in genere poi mi porta a rocambolesche introspezioni che terminano tutte con la sensazione di aver  fallito su una serie interminabile di fronti....
Beh, poi mi riprendo e guardo la realtà in una chiave di lettura cosmica dove tutto non va mai come dovrebbe, compresa me. 
 Ma non funziona perché io sono intransigente soprattutto con me stessa, non mi accontento e non voglio nemmeno accettare tutto.
 A due mesi dall'inizio della pandemia e dopo aver attraversato i momenti emozionali del
"volemose bene che semo tutti uguali " e dell'immarcescibile  "andrà tutto bene " con corredo di bandiere e canti dai balconi,  siamo ora giunti con spaventosa puntualità al consueto Carnage politico, e cosa che non avrei voluto vedere,  alla lapidazione social di una ragazza cooperante liberata da un  rapimento terribile, solo perché è tornata ... cambiata d'abito e credenza.
Questo non è accettabile .
Siamo alla soglia di un ritorno, seppur lento e guardingo per alcuni, alla  presunta normalità delle nostre vite... perciò chi era becero e conformista prima lo sarà da ora in poi con rafforzata convinzione perché a certa gente nemmeno le catastrofi cambiano il modo di pensare il mondo.
Chi invece era più aperto e liberale , condizionato forse dalla paura che il Virus ci ha inoculato nelle coscienze, andrà in giro meno fiducioso.
Questa esperienza non ha aperto  ma chiuso cuori e sguardi alla fine,  perché non è stata la fiducia ma la paura a segnarci tutti .
In ultima analisi ( espressione odiosa nel corrente modo di usarla al posto del " quindi") la speranza che forse avevamo di intraprendere una strada di cambiamento sta miseramente cadendo pezzo per pezzo sotto il maglio della realtà di fatto .
Siamo esseri ingiusti e senza memoria.
Ma anche questo io non lo accetto per me

Holly

Holly
"..Davvero pensi che non ti abbia capito..."

Lothlorien

Lothlorien
" Là dove tutto il mondo s'incontra in un solo nido"