martedì 18 giugno 2019


(Inizio)

Che la notte passi …


Venerdì, la settimana stava  risolvendosi nel più tranquillo dei modi.
Riposti i fascicoli ed archiviate le solite pratiche, il vicequestore aggiunto Giuliana Milani alzandosi dalla sedia e raccolte le sue cose dalla scrivania, si era fermata un momento a guardare quel che c'era fuori dalla grande finestra  al terzo piano del palazzo della Questura.  
Si era anche involontariamente specchiata nel vetro della finestra aperta, e quello che aveva visto  era una testa  di capelli ramati appoggiati alle spalle, un  viso minuto con qualche ruga e lentiggini sparse, due  occhi scuri ed  un naso sottile un po' lungo    l'immagine che il vetro le rimandava  anche se un po' offuscata, le piaceva .
Aveva acquisito in età adulta,  una certa lungimiranza nei suoi confronti, un'indulgenza che soave si posava sulle sue forme ammorbidite dall'età,  sulle imperfezioni inevitabili, sulle rughe di espressione che le disegnavano a volte il viso. Non  voleva  continuare a 'giudicarsi' non abbastanza congrua ai canoni di bellezza imperante, così aveva cominciato a guardarsi con benevolenza e la cosa la faceva stare molto meglio.
Il sole implacabile  calava all'orizzonte inondando la città d'oro ed ambra, l'aria si  faceva  più sottile e si sentivano gli stridii delle rondini, alte in cielo,  nel loro volo serale prima di andarsene a dormire .
" Che bello ! "   pensò Giuliana tirando un lungo respiro. 
La colse un'emozione che avvertì come uno spasmo alla bocca dello stomaco, era così che avvertiva la gioia, come un doloroso piacere .   La bellezza  della natura  di un paesaggio, di un'opera d'arte o di un essere vivente la trafiggeva come la luce fa con il buio e le lasciava un senso di armonia e pace.
Scendendo infine le scale che portavano  fuori per le strade e i  vicoli  di quella città, dove non succedeva nulla, pensava che la sua vita con il trasferimento era veramente cambiata.
Da un mese a questa parte non era stata segnalata nemmeno un'effrazione.  Viveva in una piccola città tranquilla e cominciava ad abituarsi alla calma.
Salutò  l'agente di guardia all'ingresso ed uscì .
La primavera sembrava decidersi solo ora a dare un segnale, dopo molte giornate grigie e umide di pioggia.
Doveva andare a prendere  Zoe, la sua amatissima Bearded Collie, e portarla al parco a scorrazzare.
 " Il momento migliore della giornata "  si  disse a mezza voce
Più tardi avrebbe pensato a come trascorrere la serata, anche se….
 Squillo prolungato del telefono.
 " Ciao Giù  sono Marianna,   stasera  io e Antonio abbiamo prenotato al  " Merluzzo d'oro " , ci sarà anche Lorenzo,  ti passo a prendere alle otto ! Ciao   " 
 Marianna come al solito non lasciava spazio alla risposta di Giuliana, che altrimenti sapeva  avrebbe imbarcato scuse varie per non uscire.
Non era solo la pigrizia a tenerla ancorata al divano , ma anche un sottile desiderio di solitudine e pace .
Da qualche tempo poi si era messa a scrivere una storia e quale momento migliore per lasciar fluire la fantasia se non la sera sul divano col Pc sulle gambe e  pizza e birra  sul tavolino accanto .
Marianna però non  voleva lasciarla sola con i suoi pensieri, era convinta che  Giuliana fosse una donna malinconica e sola che avesse sempre bisogno di incoraggiamento  per uscire dalle sue nebbie personali .  Così esercitando il suo carisma di donna di mondo dal cuore grande riusciva spesso a coinvolgerla in momenti di spensierata vita in compagnia.
" Merluzzo d'oro …?   Ma che razza di nome…"  mormorò tra sé Giuliana
Marianna era  tenace come un pittbull, non  mollava, ma era anche l'unica amica  vera che  avesse in città. Per questo il più delle volte non riusciva a sottrarsi .
Si erano conosciute quando Giuliana stava cercando casa e Marianna era l'agente immobiliare che gliela  aveva trovata.   Un delizioso appartamento  nel centro storico, ultimo piano con un terrazzino panoramico  a due isolati dal commissariato.  Praticamente perfetto.
Giuliana ne era rimasta subito contenta e per festeggiare  l'aveva  invitata  a cena, e così da quella sera avevano cominciato a frequentarsi.  
Marianna non ci aveva messo molto a presentarle i  suoi amici e se per Giuliana all'inizio era stato tutto un po'  troppo, alla fine si era  arresa godendosi la  nuova compagnia.
 Ma ora Zoe  le  trotterellava allegra accanto dandole delicate musate sulle gambe, dopo aver corso a perdifiato dietro ad un grosso cane nero  non vedeva l'ora di tornare a casa per sbafarsi  la sua pappa serale.  Giuliana  la prese al guinzaglio e si incamminarono verso casa. 
Stava già pensando che una volta seduta sul  divano  non avrebbe più avuto voglia di alzarsi, quando  gettò un'occhiata distratta allo smartphone che si era  improvvisamente illuminato , proprio mentre la suoneria partiva  ad un volume tale da farglielo  quasi cadere  di mano.

Holly

Holly
"..Davvero pensi che non ti abbia capito..."

Lothlorien

Lothlorien
" Là dove tutto il mondo s'incontra in un solo nido"