-" Non sono una buona madre!..ecco , ho fallito l'impresa, mi sento come se fossi appena tornata dalle crociate con un mucchio di mosche in mano. Probabilmente si sentivano così i Crociati, no?"- Doriana, in piena crisi frafugliava frasi al telefono cercando conforto.
-"Ma cosa stai dicendo , sembri una che non ha tutte le fascine al coperto ,sai! Si può sapere cosa diavolo è successo? Io ti ho solo chiesto se stasera mi venivi a prendere !!"- Edith non era quella che si definisce una persona confortante...Ma come spesso succede, chi non comprende, stimola la ripresa dell'autocontrollo. Infatti di lì a poco Doriana riemerse dai suoi nebbiosi sensi di colpa .
-" Sono reduce da un litigio terribile con mia figlia,e alla fine lei mi ha dato della pazza, ci pensi ?"- Doriana parlava con un tono leggermente alterato, ma questo non preoccupò Edith più di tanto, la conosceva da anni e l'argomento figlia era per lei sempre collegato ad un aumento del ritmo cardiaco.
-"Dai Doriana,cosa vuoi che sia, stai calma e dimmi se mi puoi venire a prendere stasera per la cena, perchè mi hanno portato via la macchina."- diceva Edith in vivavoce, mentre cercava di infilarsi un tubino nero che non ne voleva sapere di scendere dalle spalle.
-" Ti hanno rubato la macchina ? Ma accidenti in che posto viviamo, questa città sta diventando vera..."- Doriana non riuscì a finire la frase perchè Edith, la veloce, l' interruppe .
-" Ma no, nessun ladro, i miei ragazzi la usano stasera per andare a vedere una partita di Basket al palazzetto, va bè senti poi ne parliamo, allora ti aspetto alle otto qui sotto da me ,va bene? Ciao scusa , ma ora devo proprio andare, a più tardi !"- Il suono del telefono che indica la fine di una conversazione entrò nelle orecchie di Doriana come il ronzio di una zanzara, appoggiò il cordless in base e se ne andò in cucina a farsi un caffè.