domenica 4 luglio 2021

La casa dell'infanzia

 Era una casa del Comune una palazzina di quattro piani, insieme ad altre uguali messe a schiera, pianterreno all'esterno ricoperto di pietre di granito di forma quadrata a disegnarne la base, in perfetto stile altoatesino. Tra l'una e l'altra giardini fatti di prati e cespugli, stradine e panchine, la buca della sabbia dove si giocava da piccoli. Salici ombrosi e noccioli pieni di frutti d'estate e piante di agrifoglio colmi di bacche rosse d'inverno. 

Da una parte era affacciata su una piazza tonda, dedicata a Matteotti, dall'altra delimitata da un parco che nei miei ricordi é ancora tutto intero, pieno di giochi d'acqua , cascatelle , canali e ponticelli, altalene , castelli di ferro colorato per giocare a chi arriva per primo in cima . Poi un grande prato ed in fondo un immenso e spaventoso drago rosso fatto di ferro e scivoli con due occhi enormi ed una lingua rossa. Per salirci, dato che non volevo passare per una fifona, tenevo gli occhi semichiusi fino a che non ero arrivata in cima e poi cercavo sempre di scendere dalla parte della coda , perchèé l'idea di scendere sulla lingua del Drago Rosso mi inquietava.

 Il parco costeggiava i binari della ferrovia e poi oltre c'era  il fiume, l'impetuoso Isarco, ma da quella parte era chiuso da alte reti di metallo . 

Dalla parte delle case invece la rete era meno alta e c'erano dei cancelli che tutte le sere il guardiano del parco chiudeva diligentemente.

 Era un uomo severo e sempre con la divisa del Comune, a me sembrava un carabiniere.   Non era cattivo, ma a noi bambini incuteva timore perché non parlava ,ma comunicava con delle occhiate fulminanti.     Alla sera il parco veniva chiuso e  tutti a casa   

La nostra  era piccola di dimensioni,  ma a me piaceva tanto. Mia mamma la manteneva sempre in ordine e la luce del mattino la inondava . I fiori che lei aveva messo alle finestre la rendevano accogliente. Io ero una bambina e tendevo ad essere felice anche se c'erano problemi in famiglia .

Mi ha sempre aiutato tanto il sapermi concentrare su di un particolare , anche i cerchi che le gocce di pioggia creano nelle pozzanghere, per "entrare nello specchio " e viaggiare con la fantasia nell'altro mondo .

Holly

Holly
"..Davvero pensi che non ti abbia capito..."

Lothlorien

Lothlorien
" Là dove tutto il mondo s'incontra in un solo nido"