Famiglie ed altre calamità cap 3
La bomba lanciata senza scrupoli da Matilde fece una prima vittima innocente, Rex il cane di casa, che quella sera nessuno portò a fare la passeggiata serale. Ma un cane di pura razza bassotta tedesca a pelo ruvido, non si perde d'animo facilmente ed alla mal parata decide di dare sfogo alle sue funzioni corporali sul tappeto afgano della sala. Anche per una questione di principio, era necessario dare una lezione ai suoi umani distratti e poco affidabili, si sentiva offeso . Ma una cacca nel salone non era nulla al confronto di quello che sarebbe successo di lì a poche ore il mattino seguente.
Dopo una notte passata a rimuginare il padre e la madre si ritrovarono in cucina alle sette e mezzo del mattino, davanti ad una tazza fumante di caffè. I capelli arruffati e le borse sotto gli occhi tradivano gli effetti di una notte insonne , la luce estiva che entrava chiara dalla finestra li obbligava a strizzare gli occhi . Nessuno dei due voleva iniziare a parlare, ma poi che cosa c'era da dire ? Il suono improvviso del telefono risvegliò le coscienze e la madre andò a rispondere.
Diceva solo : "Si" , "Capisco", "Si", "O santo cielo! "e poi dopo qualche secondo di silenzio ..." Va bene..." .
Il punto di domanda che si era formato tra gli occhi del padre chiedeva una risposta.
La seconda moglie di nonno Cesare, zia Claretta, era caduta in casa durante la notte e si era rotta il femore.... gli unici a potersene occupare erano loro perchè il nonno era in viaggio per il Sudamerica , da solo.
Zia Claretta, detta Vecchia Ciabatta dai suoi amorevoli nipoti, era la quintessenza dell'antipatia, era sorda e prepotente.
Questo, in soldoni significava che le tanto sospirate vacanze slittavano a data da destinarsi,
Leonardo, nella sua grandissima capacità di farsi carico dei problemi famigliari, decise di partire il pomeriggio stesso, anticipando di una settimana la sua esperienza di vita in un kibbuz .
I suoi genitori gliela avevano organizzata perchè lo aiutasse a capire qualcosa della vita... qualunque cosa.