" La poesia celtica è pervasa del colore, della potenza e dell'intensità della natura e magnificamente riconosce il vento, i fiori, il frangersi delle onde sulla costa. La spiritualità celtica venera la luna e adora la forza vitale del sole; molte delle antiche divinità erano vicine alle sorgenti della fertilità e dell'appartenenza. Poichè i celti erano un popolo della natura, il mondo naturale era insieme una presenza e un compagno; la natura li nutriva; per lei sentivano l'appartenenza e l'affinità più profonde. La loro poesia della natura è permeata di questo calore, di questo sentimento di stupore e appartenenza. Una delle più antiche preghiere celtiche è la "The Deer's Cry". Non esiste separazione tra soggettività e gli elementi, ma sono proprio le forze più elementari che guidano ed elevano la soggettività :
Mi sveglio oggi
per la forza del cielo,luce del sole
folgore della luna,
splendore del fuoco,
velocità della luce,
rapidità del vento,
profondità del mare,
stabilità della terra,
solidità della roccia. " -------- ( John O'Donohue - Anam Cara - Tea Due 2000 )