Il giorno dopo era fatto apposta per pensarci su.
Ognuna ritornava alla propria vita quotidiana, trattenendo dentro di sè quello strano senso che ti regala la condivisione di qualcosa di bello ed esclusivo.
Il profumo dolce ed inteso del tè al gelsomino e la voce profonda di Giulia che leggeva la storia de "Il bambino di Noè".
Per Marta era stata un'esperienza totalmente nuova e ne era rimasta colpita e affascinata.
Aveva creduto di andare ad un incontro di vecchie amiche con cui non aveva nulla a che fare ed aveva già preparato un paio di valide scuse per tagliare la corda, se la serata fosse diventata pesante.
Ma già subito dopo la cena , quando erano andate a casa di Marianna senza spiegarle nulla, era rimasta contagiata dalla frizzante aria di aspettativa che percepiva tra loro. Si erano sedute in quella strana stanza con le pareti di vetro ed una foresta all'interno e poi, dal momento in cui Giulia aveva iniziato a leggere, l'aria si era da subito riempita di immagini .
Perchè quando qualcuno legge per te , le parole diventano luoghi e cose e i personaggi si muovono intorno, come in un film a tre dimensioni. La voce di Giulia poi, non sembrava nemmeno la stessa, così profonda e vibrante in certi passaggi.
Quelle strane donne dunque si ritrovavano per... lèggere !
Alla fine del romanzo, per qualche minuto si poteva sentire solo lo sfrigolìo delle candele, nel silenzio la storia dalle immagini ritornava alle parole scritte nel libro . A quel punto veniva servito il tè e poi le amiche si confidavano cose, riponendo così le une nelle altre la custodia della loro amicizia .
Marta sentì che era il momento di andarsene, ringraziò per essere stata invitata alla serata ed uscì.
Camminava veloce verso casa nella notte senza luna , con addosso la sensazione di essere solo all'inizio di qualcosa di nuovo .