Ester nacque mentre l'estate soffiava venti caldi e profumati di fico e oleandro.
Il parto non fu una passeggiata perchè il travaglio incominciò alla mattina presto. La bambina si prese tutto il tempo necessario e venne alla luce nel tardo pomeriggio, alle sette e mezza, nella camera che Anna e Deva avevano preparato apposta per l'evento.
L'ostetrica che assisteva, era una donna di mezz'età con molta esperienza ed il magico dono di calmare anche la puerpera più agitata.
Alternava incoraggiamenti a ordini perentori, questo perchè sapeva il fatto suo e conosceva la paura delle madri alla prima esperienza.
Anna giunse infine alle ultime spinte, forzò la sua stanchezza e la piccola scivolò fuori da lei,tutta rossa in viso e con un'aria seccatissima.
Poi la perse di vista qualche minuto mentre la lavavano e infine ecco...tutta la casa risuonò del primo vagito di Ester.
Anna aveva il cuore che batteva forte e si sentiva svuotata e strana, all'improvviso aveva voglia di piangere.
Poi le misero la piccola sul grembo, il peso ed il calore di sua figlia che la guardava con occhi fondi e bui,come lo spazio siderale, la riportarono al presente che di vuoto non aveva proprio nulla.
Cominciava così un nuovo capitolo della loro vita, completamente ribaltata dall'arrivo di un altro essere umano di ridotte dimensioni , ma enormi esigenze personali.
Si accorsero che vivere vicino al mare, d'estate aveva innegabilmente dei vantaggi, perchè il caldo torrido della giornata,si stemperava nella umida frescura notturna.
La notti estive erano bellissime, sempre piene di stelle e Deva ed Anna lo sapevano bene dato che le passavano camminando avanti e indietro per il giardino con la piccola in braccio in preda a terribili coliche neonatali.
Fu un periodo di fatica e meraviglia,tutti presi com'erano dall'imparare i segni di una nuova vita che cresce.