La macchina sembrava quasi avere delle difficoltà , caracollava sulla sterrata mentre intense volute di polvere si alzavano dal terreno al suo passaggio.
“ E questi chi sono ora ?” - si chiedeva sorseggiando una tazza di caffè bollente .
Ora poteva osservare l’automobile avvicinarsi , stava imboccando il vialetto, tra poco sarebbe arrivata al cancello.
Avrebbe forse potuto far finta di non esserci, ma il suono del campanello, improvviso, la scosse.
Si ravviò i capelli, strinse a sé i lembi della vestaglia azzurra, pensò che non si era lavata i denti e andò ad aprire .
Un uomo, alto, pelle scura, una sciarpa verde le si parò davanti.
Improvvisamente, dopo giorni di solitudine e ritiro dal mondo a causa del suo lavoro, l’impatto con un essere umano la turbò un pochino .
“Buongiorno, mi scusi se l’ho disturbata…” - incominciò a dire l’uomo, rendendosi conto della sorpresa suscitata nella donna –
“ Mi hanno detto in paese che qui avrei potuto trovare una stanza in affitto, ho appena ricevuto la condotta , sono il nuovo medico ” - disse tutto d’un fiato, sorridendo.
Un bel sorriso aperto .